Mobilità

Piano della mobilità sostenibile della città di Lucca

Sul Piano della mobilità sostenibile della città di Lucca, sono arrivato solo oggi al termine della lettura: tardi per partecipare alla discussione, che terminava il 12/09. Ne ho comunque ricavato un documento che forse potrò comunque utilizzare. Traccio di seguito i punti principali:

Vedo poca attenzione alla mobilità pedonale. Si vanno a costruire piste ciclabili lungo strade mancanti di marciapiedi, e per me questo non va bene. Se le piste ciclabili confliggono con la mobilità pedonale, questa deve avere la priorità.

La sicurezza della mobilità ciclistica non può prescindere dalla chiarezza sulle precedenze, in particolare negli attraversamenti, dove a volte non si sa di chi sia la precedenza. Va fatta chiarezza.

Parcheggi: l’attenzione è limitata al centro storico e alla sua cintura, e invece i problemi sono diffusi anche altrove, in particolare in prossimità delle scuole, delle stazioni ferroviarie e di talune fermate TPL.

In generale, per i parcheggi sarebbe opportuno prevedere, ovunque sia possibile, un ampio numero di piccoli parcheggi, in luogo di un numero ristretto di grandi parcheggi, perché quando la distanza dal parcheggio è eccessiva, purtroppo la sosta selvaggia prevale.

Asse suburbano: opera prioritaria, insieme al nuovo ponte sul Serchio, per l’area nord del territorio comunale, come collegamento con l’ospedale San Luca. Mi sembrano sottostimate le correnti di traffico in attraversamento di viale Castracani. Per l’attraversamento di tale punto, auspico un’opera con sottopasso, per non intasare la rotonda tra viale Castracani e viale Dante Alighieri, che è già problematica. L’asse suburbano diventerà la via preferenziale per l’ospedale anche dalla via per Camaiore e relative frazioni, e probabilmente anche per l’area di Sant’Alessio, Pieve Santo Stefano ecc.

Ferrovia urbana: non si parla della riattivazione della stazione di Montuolo, comunque necessaria. L’elettrificazione della tratta della ferrovia urbana esclude Piaggione, per la presenza di gallerie che dovrebbero subire ingenti modifiche. Viceversa, la stazione di Piaggione sarebbe un ottimo nodo di scambio, migliore di Ponte a Moriano, che ha minori spazi e peggiore accessibilità. Forse sarebbe meglio rinunciare all’elettrificazione.

In prossimità delle stazioni, e per incoraggiare all’uso del treno, vanno posti parcheggi gratuiti o poco onerosi, almeno per chi esibisce il biglietto ferroviario. A tal fine, occorrono convenzioni con le ferrovie.

Per il trasporto merci, è auspicabile l’impiego di mezzi non convenzionali, ma le nuove regole non possono essere solo punitive, come lo sono divieti e ingressi a pagamento. Si potrebbero incentivare gli esercizi commerciali a utilizzare mezzi consortili, cosa che favorirebbe i piccoli esercizi nei confronti della catene commerciali.

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