Incontro alla Libreria Rinascita per presentare il nuovo libro
Un’ora interessante nella sala superiore stracolma con Irene Tinagli che presentava il suo lavoro “La grande ignoranza”. Si è parlato di vari argomenti, anche a latere di quello essenziale della qualità del personale politico. Irene ha detto che quando incominciò con la politica era convinta che fosse essenziale lo svecchiamento del personale politico: occorrevano più giovani e più donne. Poi, si è accorta che si è generato uno scadimento della qualità dei legislatori. Sono stati citati casi del sistema televisivo, in cui sono lasciate da parte talune persone ritenute troppo vecchie, o troppo noiose, o addirittura perché brutte. Si è parlato delle vecchie scuole di partito, in cui i docenti non facevano altro che leggere e commentare il giornale insieme agli allievi, e questa era già una gran cosa, rispetto al presente; si è parlato della necessità di filtrare meglio i candidati, con gli elettori che dovrebbero sentire il dovere di essere esigenti sulla preparazione di chi chiede il loro voto. Si è citato il caso degli Stati Uniti, in cui il candidato a ruoli di ministro o sottosegretario viene sottoposto all’esame dei rappresentanti e senatori: è rarissimo che qualcuno venga respinto, ma succede frequentemente che taluni si ritirino per non fare figure che porrebbero fine alla loro carriera. Irene ha detto con rammarico che le donne sono spesso il punto debole della classe politica per preparazione e che vengono a volte mandate allo sbaraglio in ruoli pesanti a frantumare il loro avvenire politico. Ora leggerò il libro di Irene, e poi ne riparliamo.