Le due teste del tiranno

Saggio di Marco Malvaldi.

Ma guarda: ne scrivo proprio il 25 luglio! Ebbene sì, è lo stesso Malvaldi dei gialli del Bar Lume, e per la prima volta leggo un suo libro che non è un giallo. Lo spiritaccio, però, è lo stesso, e di tanto in tanto si fanno anche delle belle risate. Qui si parla di metodi matematici per la libertà, cioè della matematica come scienza democratica, in cui non esistono scorciatoie per ricchi e raccomandati, e si sostiene che il ragionamento matematico rigoroso porta inevitabilmente a tagliare la testa a due tiranni, quello che ci governa (if any) e quello che abita dentro di noi, costituito dalle nostre paure, superstizioni, pregiudizi e debolezze. Il capitolo finale è bellissimo e vale da solo il prezzo (18 €), ma ci sono altre pagine bellissime che trascriverei volentieri, se non temessi le ire dell’editore (Rizzoli). Mi limito a una frase che condivido in pieno, quando M.M. dice che “la pochezza di chi si candida ad amministrarci rappresenta in pieno la nostra pochezza culturale come popolazione”. Malvaldi ha una speciale predilezione per il teorema di Bayes, e sono dovuto ricorrere a più sacri testi per essere sicuro che si trattasse di quello che, oltre 40 anni fa, ho studiato come teorema della probabilità delle cause. L’importante è capirsi.

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