ROMANZO DI ARTO PAASILINNA
Proprio romanzo, non direi. E’ piuttosto una serie di brevi racconti con il filo rosso rappresentato dalla brama del protagonista di collezionare antichità assai particolari, di dubbia provenienza e ancor più dubbia autenticità. Fra queste “antichità” si annoverano la dentiera di un maresciallo, il cavatappi di un eroe popolare, un costume da bagno di Johnny Weissmuller, un sofà recamier, una ghigliottina, un mortaio con relative munizioni, un pezzo della clavicola di Gesù Cristo e un ciuffo dei peli di passera più antichi d’Europa. Il tutto con la compiacenza di sua moglie, anche lei “d’epoca”, in quanto assai più anziana del marito. Molto divertente a tratti, ma non memorabile.
