La guerra dei Traversa

Romanzo di Alessandro Perissinotto

Il 18 dicembre 1922 è una data dimenticata. Eppure, è il primo episodio che doveva far riflettere molti su quali sarebbero stati i metodi di gestione del potere che il fascismo, appena arrivato al governo, avrebbe usato: metodi basati sulla violenza e la sopraffazione. Quel giorno, gli squadristi decisero di farsi “giustizia” da soli, e uccisero circa trenta persone tra quelle che si opponevano a essi.

La famiglia Traversa è coinvolta nella strage perché tra le vittime c’è il fidanzato di Teresa, figlia di Luigi Traversa e Nina sua moglie, sorella di Carlo e Alfredo. E lei è incinta. Non passano che poche ore e si incomincia a cercare qualcuno disponibile per sposare Teresa, che non sia un fannullone o un delinquente. La scelta non sarà felice, e da questo momento la storia sarà quella di una faida tra la famiglia Traversa da una parte e il marito e il figlio di Teresa dall’altra: i Traversa ne usciranno sconfitti.

È un bel libro, fortemente realista e fortemente antifascista, anche se limitato alla realtà torinese e poco altro, ma su quella va a fondo. I personaggi sono sapientemente disegnati e l’ambiente pure. È una lettura consigliabile a chiunque abbia l’età della ragione.

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