Per una Europa realmente indipendente
Son passati pochi giorni da Buon Medioevo a tutti | Logos52 e la situazione internazionale ha avuto una brusca svolta. Mi sono allora posto il problema di valutare se questa svolta imponesse la modifica delle proposte per l’Europa. La mia impressione è che niente, per l’Europa, è cambiato. E allora, procedo senza indugio.
L’Europa potrà mantenersi (o tornare) pienamente indipendente solo riprendendosi il vertice della cultura e della scienza, come è stato per due millenni. Sono cinque le dimensioni da affrontare per non essere provincia dell’impero e servi passivi dell’altrui progresso, cinque difficoltà con cui misurarsi, più un vincolo essenziale che non può e non deve essere trascurato.
1. Determinazione
Occorre essere convinti di quello che si vuole raggiungere, e continuare a perseguirlo senza ripensamenti. In questa Europa litigiosa non sarà facile: quello che è giusto per alcuni non lo è per altri; quello che è vero oggi può non esserlo domani; quel che si dice può essere smentito. Occorrerebbe invece che si fissasse insieme una serie di obiettivi e che si lavorasse per quelli. Sarà difficile mettere gli Stati europei di fronte alle loro decisioni, cioè alle loro responsabilità.
2. Tempo
Non sarà possibile avere risultati in tempi brevi. Occorrerà unire la pazienza alla determinazione, imparare dagli errori, aggiustare e ripartire ogni volta che sarà necessario.
3. Investimenti
Si dovrà investire in scuola, università, laboratori di ricerca, biblioteche, e convincere i cittadini che si tratta di investimenti proficui, che a medio/lungo termine daranno i loro frutti. Anche questo non sarà facile, e i populisti frapporranno molti ostacoli, cercando ogni volta di riportare l’agenda verso il “tutto e subito”. Soprattutto subito.
4. Organizzazione
Sarà necessario creare una struttura multinazionale che indichi e sorvegli; potrebbe far capo alle maggiori università del continente. Però, dovrà trattarsi di una struttura operativa, dotata di veri poteri indipendenti da quelli degli stati nazionali, per evitare tutti gli stop che dai governi potrebbero venire.
5. Genio
Si dovrà lasciare spazio ai migliori e ai più lungimiranti, senza imbrigliarli nella burocrazia ed evitando che si creino centri di potere indebiti all’interno della struttura o anche di singole entità. E’ necessario prevenire non solo il desiderio di arricchimento di alcuni e la sete di potere di altri, ma anche le gelosie che spesso nascono negli ambienti accademici.
+ Ambiente
Non è tanto un ulteriore difficoltà da superare, quanto un vincolo assoluto, ed è quello della salvaguarda dell’ambiente. Se ne dovrà tenere conto in ogni obiettivo e attività a tutela delle future generazioni.
In conclusione
L’Unione Europea si è ingrandita troppo in fretta, e al suo interno convivono sensibilità e interessi profondamente diversi. Inoltre, i nazionalismi, invece di sciogliersi e sublimarsi, si stanno rafforzando. In queste condizioni, e alla luce degli accadimenti di questi giorni, sembra proprio difficile che si possa addivenire a obiettivi comuni di portata storica e alla determinazione necessaria per perseguirli. Ci si chiede allora cosa accadrà: accadrà all’intera Europa quel che oggi accade all’Ucraina, e sarà provincia della Russia e colonia degli Stati Uniti.
Non vedo cos’altro possa accadere, ma “l’anno che sta arrivando fra un anno passerà”. Non sarà uno soltanto, ma passerà, ci puoi giurare.