La vera epidemia è quella della paura
Non è più il caso di scherzare sul CoVid, ma neppure il caso di farsi prendere dalla paura. La cosa giusta da fare è quella di vivere normalmente, che non vuol dire far finta di niente, ma fare tutto quello che si fa di solito, adottando quei comportamenti virtuosi che si dovrebbero sempre adottare.
“I medici qui non si stancano di ripeterci che siamo di fronte a un tipo di influenza. Vero, non c’è nessun vaccino, ma la maggior parte degli infetti si sta riprendendo a casa, come se si trattasse di una comune influenza. Meno della metà sono ricoverati in ospedale e solo 25 in terapia intensiva”.
Al giornalista spagnolo Lorenzo Milá, corrispondente dall’Italia dell’emittente Tve, basta una frase per demolire l’allarmismo degli Spagnoli e degli Italiani: tutto a rovescio di come si sta comportando la comunicazione italiana, che sta concretamente generando un allarmismo di cui probabilmente sono colpevoli i cosiddetti social network, ma a cui stampa e televisione stanno dando un valido contributo. Cosa ci manca? Solo la professionalità, o anche qualcos’altro?