Diluvio

Alle elezioni amministrative, che botte, per la sinistra

A proposito del diluvio pisano, e anche di quello massese e senese, oggi si cerca di vederci un po’ più chiaro. Dice Orfini che il problema non è un nome nuovo, ma il recupero dei voti perduti. Non è nemmeno quello: il problema è ridare un’identità al maggior partito della sinistra italiana, visto che non ne ha più una. L’unica è ripartire dai problemi: primo, individuare i problemi in cui si dibattono i cittadini italiani; secondo, individuare le soluzioni a tali problemi e le strategie per la loro applicazione; terzo: scegliere la classe dirigente che può mettere in atto quelle strategie. Un nome su tutti: Fabrizio Barca, che è molto più preparato del pur bravo Nicola Zingaretti. Quello che conta, comunque, è che si realizzi quanto scrivevo il 24/12/2016 e che ho già citato altre volte: un segretario che al bisogno dica

“Ragazzi, purtroppo dobbiamo ancora fare una politica di destra, perché nella storia di un paese ci sono momenti in cui non se ne può fare a meno. Ma questa situazione cambierà, e verrà il momento in cui saremo felici di fare tante belle cose di sinistra, mano nella mano con la gloriosa CGIL; assicureremo i diritti di ognuno, accoglieremo i migranti ed espelleremo gli evasori fiscali, i corrotti e i corruttori, perché quelli non ce li vogliamo più nella nostra bella Italia”.

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