Terzani e Asimov insegnano
O Sandra, te lo dicevo che Tiziano Terzani aveva scritto cose illuminanti sulla politica e la democrazia? Senti qua:
Raramente l’umanità è stata, come in questi tempi, priva di figure portanti, di personaggi luce. Dov’è un grande filosofo, un grande pittore, un grande scrittore, un grande scultore? I pochi che vengono in mente sono soprattutto fenomeni di pubblicità e marketing. La politica, più di ogni altro settore della società, specie quella occidentale, è in mano ai mediocri, grazie proprio alla democrazia, diventata ormai un’aberrazione dell’idea originale, quando si trattava di votare se andare o no in guerra contro Sparta e poi di andarci davvero, andarci di persona, magari a morire. Oggi, per i più, democrazia vuol dire andare ogni quattro o cinque anni a mettere una croce su un pezzo di carta ed eleggere qualcuno che, proprio perché deve piacere a tanti, ha necessariamente da essere medio, mediocre e banale come sono sempre tutte le maggioranze. Se mai ci fosse una persona eccezionale, qualcuno con delle idee fuori del comune, con qualche progetto che non fosse quello di imbonire tutti promettendo felicità, quel qualcuno non verrebbe mai eletto. Il voto dei più non l’avrebbe mai …..(da Un indovino mi disse, 1993).
Aggiungo anche una frase di Isaac Asimov, che parla degli Stati Uniti, ma la situazione europea non è molto diversa:
C’è un culto dell’ignoranza negli Stati Uniti, e c’è sempre stato. Lo sforzo dell’anti-intellettualismo è stato una traccia costante che si è spinta nella nostra vita politica e culturale, alimentata dalla falsa nozione che la democrazia significhi che “la mia ignoranza è tanto giusta quanto la tua conoscenza”.
Quella di Asimov sembra un’affermazione simile a quella di Terzani, ma c’è una differenza fondamentale: l’atteggiamento di Asimov è elitario, e questo ce lo rende poco digeribile, mentre Terzani bacchetta tutti quanti, e fa bene a farlo. Ciao.