Boia! Matteo ha compiuto 30 anni ieri, e oggi facciamo festa insieme. Buone sensazioni complessive. Stappiamo lo champagne e mangiamo riso venere ai gamberi, coda di pescatrice e dolcetto della Stella. E 30 anni fa scrivevo:
Quella notte a Ravenna
Come uno schianto nella notte queta
desta la bella mia sposa e compagna
Soffre e mi dice: non è niente, sai,
solo preparazione, non c’è fretta.
Sorridi, amica, mostra il tuo valore:
son trascorsi i tuoi mesi, tocca a te.
Passata è mezzanotte, quattro ottobre:
è un buon giorno per nascere; sorridi.
Quel cammino deserto e silenzioso;
la forlivese scabra che ti assiste;
Romagna cara, laboriosa e dolce,
sono il nostro coraggio, nostra pace.
Cosa ci fa quel bimbo nella sala?
Chi l’ha portato, chi l’ha fatto entrare?
Non sentite che piange disperato?
Deciso è già: si chiamerà Matteo.