Dal blog di Paolo Nori

La luce

Io, quando avevo 42 anni, per un anno son tornato a abitare a Parma ho ritrovato una luce, a una cert’ora del giorno, per le strade di Parma, che ci son dei momenti che ti sembra di nuotare, nella luce. Che poi è la luce che, quando ero un bambino, che eran le due del pomeriggio, che uscivo dal portone, dall’androne buio del condominio dove abitavo, e aprivo il portone e entravo nella luce, che era tempo – dalle due del pomeriggio fino a sera – e spazio, – da via Montebello in qua, tutto il quartiere – e lì, tutti i giorni, la promessa era così grande che mi viene da piangere, a pensarci. (Paolo Nori, 29/09/2019)

Fatte le debite proporzioni, e precisato che non so scrivere come Nori, posso dire che io mi ricordo le mattine d’estate, a Empoli, da bambino. Uscivo nell’orto sotto un sole abbagliante e un cielo bellissimo con il frinire delle cicale, e mi sembrava che quelle mattinate non dovessero finire mai. A ripensarci oggi, devo dire che era un incanto, ma credo che da bambino quei momenti mi dovessero sembrare terribilmente noiosi.

Post Correlati