Gaza

Saggio di Gad Lerner

Odio e amore per Israele, recita il sottotitolo, e già da questo si capisce cosa allega GL a quanto sta avvenendo a Gaza e a quanto avveniva alcuni mesi fa, visto che il libro porta la data del 18/04/24 e io ce l’ho tra le mani solo ora, otto mesi dopo. Nel frattempo sono accadute molte altre cose drammatiche, e non so se il pensieri di GL abbia subito modifiche.
A me sovvengono due pensieri. Il primo riguarda i significati:
quello della parola semita e antisemitismo: anche GL parla di antisemitismo e di popoli semiti dando correttamente significato diverso ai due lemmi; forse, anche lui si trova spaesato con gli israeliani che usano il termine semita come per dire “i semiti siamo noi”;
quello del sionismo, che anche GL usa, attribuendo significato e valori diversi al sionismo delle origini (quello di Hertzl) e a quello dell’attuale estrema destra israeliana.
Il secondo pensiero è quello relativo al Libano e al poco che conosco di quel territorio e di quelle persone, alle quali vado con la mente pensando alla guerra che si ritrovano ancora una volta in casa. I libanesi del sud rischiano la loro vita, le loro case, il loro lavoro e chissà quanto ancora, con il pericolo che ci sia anche una lunga occupazione della loro terra. Tutto il mondo rischia di perdere le testimonianze dei millenni di questo territorio, abitato fin da 8000 anni fa, e forse più.
E io vado con il pensiero anche al poco altro che ho letto su queste guerre: il libro di Gad Lerner Scintille, vincitore del premio Pozzale del 2010, e il bellissimo romanzo di Elias Khoury La porta del sole. Dovrei fare di più.

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