Romanzo di Fulvio Ervas
Il massimo tesoro dell’umanità è la risata dei bambini. Questo è il succo ultimo di un romanzo ben scritto che rasenta la poesia.
Diventato nonno, il protagonista vive la propria nonnitudine da lontano, lui in Veneto, con figlia e nipote che vivono nelle Asturie. Allora, si fa promotore di un gruppo di lavoro composto da nonni, ciascuno dei quali vive la propria nonnitudine in modo diverso, ma con una sede dove incontrarsi e tante cose da raccontarsi. Il progetto del protagonista è quello di un museo in cui raccogliere le registrazioni delle risate dei bambini, ma capisce che non si farà mai. Allora, non pago, ne fa un sogno, e dal sogno nasce una fiaba in bianco e nero in cui, in un ambiente completamente diverso, probabilmente generato da una grande catastrofe, viene ritrovato, come reperto che testimonia di un passato migliore, il museo delle risate dei bambini.
Bravo Ervas! Bravo nonno!